Skills

Analisi Transazionale (AT)

L’Analisi Transazionale è sia una teoria della personalità e del comportamento sociale, sia una forma di psicoterapia, ideata da uno psichiatra e psicoanalista canadese, Eric Berne, verso la fine degli anni ’50.

Ciò che ha determinato la mia scelta di formarmi e lavorare con l’AT è, in primis, la condivisione dei suoi assunti filosofici, riguardanti l’uomo, la vita e gli obiettivi del cambiamento. Tali assunti filosofici sono di seguito elencati:

  • ognuno è “OK”, nel senso che ogni essere umano è dotato di valore e dignità in quanto persona;

  • ognuno ha la capacità di pensare, dunque ciascun individuo ha la responsabilità di decidere cosa vuole dalla propria vita;

  • ognuno decide il proprio destino e queste decisioni possono essere cambiate.

Sento, inoltre, in linea con il mio modo di intendere la cura per l’altro il metodo contrattuale, caratteristico dell’AT, secondo cui il terapeuta e il paziente si rapportano in termini di parità e si assumono congiuntamente la responsabilità di raggiungere il cambiamento che il paziente vuole ottenere. Questo significa che entrambi hanno un ruolo attivo ed entrambi partecipano al processo di cambiamento, a partire dalla formulazione di un contratto terapeutico in cui viene esplicitato il risultato da ottenere e le modalità da adottare per perseguire gli obiettivi terapeutici.

Infine, ciò che apprezzo particolarmente dell’AT è la possibilità che essa offre di trattare sostanzialmente tutte le forme di disagio psicologico, dai problemi della vita quotidiana ai disturbi psichici più invalidanti, utilizzando sempre un linguaggio comprensibile, indipendentemente dal livello di istruzione del paziente, dalle sue conoscenze e dalle sue competenze.

Terapia Breve Strategica (TBS)

La TBS rappresenta un modello di intervento innovativo, introdotto per la prima volta negli anni ’70 da un gruppo di ricercatori del Mental Research Institute di Paolo Alto (Paul Watzlawick et al.) e successivamente evoluto da Giorgio Nardone, che ha portato alla formulazione di protocolli di trattamento specifici per determinati disturbi psichici e comportamentali.

Questo modello di intervento può permettere di ottenere cambiamenti significativi in tempi relativamente brevi: l’obiettivo iniziale è quello di estinguere i sintomi e/o i comportamenti disfunzionali presentati dal paziente, per poter successivamente costruire un nuovo equilibrio funzionale e permettere al paziente di acquisire nuove capacità di far fronte ai problemi e di risolverli. Anche in questo caso viene stipulato un contratto terapeutico: paziente e terapeuta definiscono insieme un obiettivo concreto di cambiamento.

La TBS presenta caratteristiche peculiari che la differenziano nettamente dalle forme convenzionali di psicoterapia. Proprio queste peculiarità hanno destato in me curiosità e interesse e hanno determinato la mia scelta di frequentare e conseguire il Master in Psicologia Clinica Strategica, che mi permette di integrare, in casi selezionati, tale approccio nel mio lavoro terapeutico, con risultati spesso sorprendenti.

Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR)

Traducibile in italiano come “Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari”). L’EMDR è un particolare approccio psicoterapico sviluppatosi negli ultimi 30 anni a partire dalle scoperte di una psicologa, Francine Shapiro, sugli effetti benefici che i movimenti oculari verso destra e sinistra possono esercitare sulla tensione generata dai ricordi traumatici. L’EMDR si avvale della stimolazione oculare bilaterale per: – desensibilizzare il paziente rispetto a uno o più ricordi traumatici; – trasformare emozioni e sensazioni; – favorire i processi di “insight”, ovvero lo sviluppo di nuove consapevolezze. Il trattamento con EMDR può permettere al paziente di superare il trauma definitivamente.

La terapia EMDR si è diffusa e continua a diffondersi in modo esponenziale ed è applicabile a numerose situazioni cliniche e a diverse tipologie di traumi (sia i cosiddetti “traumi con la T maiuscola”, che mettono a rischio la vita o l’integrità fisica di sé o degli altri, sia i “traumi con la t minuscola”, situazioni disturbanti reiterate nel tempo, apparentemente meno gravi ma potenzialmente invalidanti).

Sono estremamente affascinata da questo approccio psicoterapico, sicuro ed altamente efficace. Anche l’EMDR si presta ad essere integrato nella propria pratica clinica ed offre la concreta possibilità di liberarsi una volta per tutte degli effetti negativi di esperienze traumatiche, più o meno lontane nel tempo.