I gruppi di sostegno vengono proposti a persone che si confrontano con problemi e tematiche comuni e che sono alla ricerca di uno spazio di ascolto in cui poter condividere i propri vissuti, esprimere le proprie emozioni e confrontarsi con storie simili alla propria.
Nonostante il sostegno psicologico individuale risulti estremamente efficace in molte situazioni umane e sia in grado di favorire il benessere fisico e psicologico degli individui, l’esperienza di gruppo offre molti vantaggi e benefici, difficili da ottenere attraverso situazioni diverse, che non implicano processi di gruppo. I punti di forza dei gruppi sono molteplici, ma si può affermare che la forza maggiore di un gruppo è la sua presenza stessa: il nucleo centrale dell’esperienza di cura è data proprio dal contributo di ogni partecipante, in una situazione protetta, orientata dal terapeuta che segue le dinamiche del gruppo ed è pronto ad offrire supporto e consulenza. Partecipare ad un gruppo di sostegno non solo permette di uscire dall’isolamento e di sentirsi meno soli, dal momento che ci si riconosce in altre persone che affrontano problematiche analoghe, ma permette anche, attraverso il confronto e lo scambio di esperienze, di divenire maggiormente consapevoli della propria sofferenza, che diventa più sopportabile proprio perché condivisa. Il clima di accoglienza e rispetto reciproco che caratterizza i gruppi di sostegno facilita il racconto delle proprie esperienze e l’espressione delle proprie emozioni, superando eventuali sentimenti di vergogna o la paura di non essere compresi. La condivisione dei propri vissuti e la possibilità di rispecchiarsi negli altri partecipanti facilita l’elaborazione di strategie nuove per affrontare i problemi e attiva la capacità non solo di apportare cambiamenti nella propria vita quotidiana, ma anche di attivarsi per aiutare gli altri.
Citando Keith Nichols e John Jenkinson, si può affermare che “… L’inizio del cambiamento risiede nel ‘guardare nello specchio psicologico’ che il processo di gruppo offre al fine di scoprire ciò che si è fatto, pensato e sentito – e perché. Questo insight a sua volta facilita il cambiamento grazie all’emergere di una motivazione al cambiamento stesso e ai reciproci incoraggiamenti quando gli altri membri del gruppo lottano allo stesso modo per sviluppare nuovi comportamenti. Così, il gruppo agisce come uno spazio protetto in cui è possibile non solo vedere con maggiore chiarezza il Sé attuale, ma anche avere uno spazio nel quale possa emergere la possibilità di nuovi inizi”.
Attualmente promuovo la formazione di un gruppo di sostegno per operatori sanitari (medici, infermieri, tecnici, OSS, ecc.) che vivono condizioni lavorative particolarmente stressanti e che sentono la necessità di occuparsi del loro benessere psicofisico, al fine di prevenire l’insorgenza della sindrome da burnout.
Il gruppo sarà operativo al raggiungimento di un adeguato numero di adesioni (minimo 6 partecipanti, massimo 10). Sono previsti 10 incontri in presenza, nel mio studio di Torino, della durata di due ore, in orario serale e con cadenza settimanale.
Paola Scapoli
Medico Psicoterapeuta
Contattami per un colloquio telefonico conoscitivo GRATUITO di circa 30 minuti. Ti ascolterò, risponderò alle tue domande e programmeremo un primo appuntamento.